Si può essere liberi nel matrimonio?
Perché oggi i giovani si sposano sempre meno?
Sará perché ai loro occhi il matrimonio appare una gabbia che appare inconciliabile con l’abitudine di non dover dare conto a nessuno dei propri comportamenti?
Abbiamo certamente più dimestichezza con l’idea della libertà senza condizioni e che il matrimonio sia la favola dell’eterna felicità che si autoalimenta con l’amore stesso.
Altro che doveri coniugali!
Siamo cosí portati a fare quello che ci “sentiamo” di fare e sempre meno a fare quello che “dobbiamo” fare per dovere.
Doveri coniugali, questi illustri sconosciuti che (l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione, l’obbligo di contribuzione ai bisogni della famiglia in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo)
appaioni orpelli ormai vetusti che il più delle volte non conosciamo o facciamo finta di conoscere ma non pratichiamo. Ma davvero crediamo che questi concetti siano noti perché il prete o il funzionario del Comune ci ha letto velocemente gli articoli del codice civile (143, 144, 147)? Doveri e responsabilità sembrano concetti così pesanti e difficili da accettare e amare che al cospetto della “bellezza” della libertà “incondizionata” sembrano destinati inesorabilmente a soccombere.
Il matrimonio é il sogno dell’eterna magia e non quello della perpetua prigionia o almeno così dovrebbe essere. É l’idea del Noi insieme che vince su tutto e vincerà tutte le avversità.
Ora rispondo alla domanda.
Ve la ricordate?
Si può essere liberi nel matrimonio?
Sí, si può essere liberi anche nel matrimonio ma solo pochi eletti riescono a sentirsi così ed ad esserlo davvero perché lo vivono come una ricchezza che aggiunge pienezza alla loro vita. E ancora meno sono quelli che continuano a viverlo come una dolce follia che non si compie mai, come un dono inaspettato che tutti i giorni rigenera il miracolo misericordioso di bellezza e verità, un miracolo che guarda alla luna e grida al vento la felicità.
Sei pronto per questo?
E in questo immenso mare di sogni si vive nel rispetto e nella solidarietà dell’amore imparando a maneggiare con cura le fragilità dell’anima, le proprie e quelle di chi ci sta accanto. Altro che narcisisti impenitenti!
Solo quando l’amore finisce non ci sentiamo più liberi e viviamo il tempo del matrimonio come una punizione e una privazione del nostro spazio, come un tempo perduto sottratto alla libertà.
Il dilemma allora non é tra matrimonio e non matrimonio ma tra il tentativo di ricercare il giusto equilibrio tra il nostro bisogno innato di libertà e il sogno di stare liberamente accanto a qualcuno che immaginiamo siano il nostro destino.
E allora si può ancora pensare al matrimonio come a un momento di innocente follia?
Avvocato Maurizio Cardona